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Se è eticamente sbagliato distruggere il pianeta, allora è anche sbagliato trarne profitto.

Il movimento di disinvestimento dai combustibili fossili è sempre stato imperniato su un argomento fondamentalmente morale: investire nel settore dei combustibili fossili è sbagliato.
Il cambiamento climatico è ingiusto.

Si tratta di precetti su cui sia cristiani che non cristiani possono concordare. Negli ultimi due anni centinaia di università, città e comunità di fede si sono unite attorno all'idea di abbandonare gli investimenti nell’industria fossile. Il movimento invita le istituzioni ad allineare gli investimenti con i loro principi morali e inviare un chiaro messaggio simbolico: le azioni dell’industria fossile sono incompatibili con un pianeta vivibile, assumiamo quindi una netta posizione contraria.

Il movimento è sempre più popolare nelle comunità religiose: negli ultimi mesi il World Council of Churches ha deciso di liberarsi degli investimenti nei combustibili fossili ed ha chiesto ai suoi aderenti di fare altrettanto. Anche la diocesi anglicana di Melbourne, la chiesa anglicana di Aotearoa della Nuova Zelanda e della Polinesia, i quaccheri del Regno Unito, la Chiesa Unita di Cristo negli Usa e numerose chiese locali e regionali hanno aderito al movimento del disinvestimento. Nel mese di giugno 2014, l'Universita' di Dayton in Ohio e' diventata la prima universita' cattolica a disinvestire.

La marea sta cambiando. Adesso è il momento di “divest” il Vaticano.

Con l'attenzione di 1,2 miliardi di cattolici e il rispetto di cristiani e non, Papa Francesco è nella posizione di aggiungere sia la sua voce che la sua forza morale al movimento del disinvestimento.

Nei prossimi mesi, Papa Francesco prevede di pubblicare un’enciclica, una delle più alte forme di dottrina cattolica, sul ruolo dell'umanità nella cura per la Terra.

Il Papa capisce bene la minaccia del cambiamento climatico. Capisce l'imperativo morale di prendersi cura della creazione. Capisce che se non facciamo nulla, l'impatto dei cambiamenti climatici sarà orribile, e colpirà specialmente le persone più povere e più vulnerabili nel mondo. Lui capisce bene che gli esseri umani hanno la responsabilità di custodire il pianeta - e noi stessi.

Chiediamo a Papa Francesco di inserire il disinvestimento nelle sue argomentazioni morali.



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